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- Musica e Folklore -

Strumenti del Folklore Partenopeo

Introduzione

di
Triccaballacca Tamburello

Premesso che gli 'strumenti a plettro' fanno anch'essi parte del 'folklore partenopeo', in questa sezione si descriveranno i "tipici strumenti e strumentini popolari", tali sia per origini che per uso.

Adoperati per l'esecuzione e/o per l'accompagnamento di canti e danze, hanno origini estremamente remote, per cui è quasi impossibile stabilirne il luogo e la data di nascita.

Alcuni di questi sono sicuramente derivati da equivalenti arabi o comunque orientali, come: il 'Cialamello' (la 'Zampogna'), la 'Cornamusa, il 'Tric-ballac', il 'Sisco' ed il 'Tamburello'; altri da strumenti caratteristici spagnoli, come: 'Nacchere' e 'Castagnette'.

Gli unici a poter forse vantare una progenitura napoletana e prettamente popolare sono: la 'Caccavella' (o 'Putipù') e lo 'Scetavajasse'. Infatti la 'Tofa' ('tromba marina') è stata usata dai popoli di tutto il mondo fin da epoche antichissime, la 'Tammorra' consiste in un 'Tamburello' ingrandito e la 'Tromma' ('scacciapensieri', probabilmente d'origine asiatica) è stata importata in Italia dai popoli nomadi.

Quanto sopra detto, nulla toglie al fascino che questi strumenti creano allorché vengono usati, da popolani e/o musicisti napoletani, per eseguire ed accompagnare canti e danze che, come si diceva in una celebre canzone, "sulo a Napule sanno fa" (solo a Napoli ne sono capaci).


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