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- Antichi sapori e profumi della Penisola Sorrentina -

Leccornie di Saraceni, Normanni e Longobardi

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La tradizione gastronomica campana non si rifà solo alla Roma imperiale ma anche ai Saraceni, Normanni e Longobardi che hanno sostato nelle nostre terre, lasciando ghiotte testimonianze della loro presenza come ad esempio, l’uso del sangue animale come alimento.

Questi salassavano le loro mucche e ne facevano bollire il sangue con latte e burro, unitamente ad un misto di erbe aromatiche; era uno dei piatti più prelibati. Oppure lo consumavano coagulato in acqua bollente cosparso di sale e tagliato a cubetti ripassati in olio bollente con cipolle ed alloro.

Queste abitudini alimentari sono state abilmente rielaborate dalla notoria creatività del popolo campano che ha trasformato questi semplici pietanze in quelle meravigliose opere di arte culinaria, considerate le più carnevalesche che portano due nomi ormai famosi: “I bucatini al sangue di porco” ed il “Sanguinaccio”.