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- Museo Correale di Terranova -

Il nuovo Visitatore


“Meno male che i musei si incontrano in viaggio di nozze e poi mai più” : questa esclamazione nella Coscienza di Zeno di Italo Svevo, nel 1923, svela una concezione statica del museo, sentito soltanto come luogo di conservazione, contenitore di relitti della storia e dell’arte, non certo come portatore di molteplici significati.

A partire dal secondo dopoguerra, e in particolare nell'ultimo trentennio del ventesimo secolo, questa situazione muta profondamente in tutti i paesi industrializzati.

L'alfabetizzazione generalizzata e uno sviluppo economico di cui beneficia ogni ceto sociale, favoriscono la diffusione dei consumi culturali in strati sempre più ampi di popolazione: un processo che oggi comunemente si definisce con il termine di cultura di massa. Questa, che è fra le maggiori novità del nostro secolo, si rivela in fenomeni come il diffondersi del cosiddetto turismo culturale; gli spazi sempre più ampi in cui si manifesta la cultura, favorita da tecnologie comunicative sofisticate; l'attenzione, da parte dei produttori di cultura, ai gusti e agli interessi di un pubblico che tende ad essere indifferenziato. Oggi poi, con l’avvento dell’era del web, una parte consistente del consumo culturale può avvenire dentro le pareti domestiche.

Anche i musei non hanno potuto sfuggire a queste trasformazioni radicali che hanno portato a un aumento generalizzato dei loro visitatori in tutto il mondo. In Italia, dagli anni settanta, l'aumento è stato del 60%.

È noto il teorema di Benjamin: la copia causa la perdita dell’aura dell’opera d’arte, ma apre rivoluzionariamente ad una conoscenza di massa. Le conseguenze appaiono di natura duplice: da una parte gli angioletti della Madonna Sistina di Raffaello si trovano in ogni casa; dall’altra le masse sono sospinte in una corsa all’originale.

Oggi, dunque, il museo - inserito come uno tra i tanti strumenti di consumo culturale – deve affrontare modalità del tutto nuove di esistenza: deve diventare produttivo, deve saper attrarre pubblico sempre diverso, deve imparare ad autofinanziarsi, ad utilizzare tecnologie avanzatissime.

Vanno riesaminati fini e mezzi dell’attività museale: i modi di comunicare e di educare, i modi di produrre e diffondere cultura a un pubblico amplissimo, internazionale ed estremamente diversificato.


Tratto dalla tesi di Lucio Esposito:
1904-2004 CENTENARIO DI FONDAZIONE
Museo Correale di Terranova - Memorie e Progetti

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