- Strumenti del folklore partenopeo -
‘ A Tromma (Lo Scacciapensieri)
di
a "TROMMA" (tromba) o "SCACCIAPENSIERI" è un "idiofono
a pizzico" di origini asiatiche diffuso in quasi tutto il mondo. In
Italia le prime notizie che lo riguardano, storicamente documentate, risalgono
al
XIV secolo.
Lo scacciapensieri, (detto "Arpa da bocca" sia in Danimarca che
nel Bengala) si è diffuso in Europa anche grazie alle popolazioni nomadi,
da cui ha preso la popolare denominazione di "Tromba degli zingari".
Era infatti d’uso, fra i nomadi, costruire questi strumenti sul fuoco
dei loro occasionali bivacchi e venderli ai passanti.
I nomi che nelle varie regioni d’Italia si danno allo scacciapensieri,
sono molteplici e curiosi:
- Garavlena in Romagna;
- Gianpornia in Liguria;
- Grillone o Biobò in Toscana;
- Maranzano, Moranzano, Ngannaluzzuni e Marruchinu in
Sicilia;
- Ribeba nel Trentino;
- Tintine in Friuli;
- Tromma in Campania;
- Trùmba o Zampurra in Sardegna.
Lo scacciapensieri può essere formato da:
- due parti unite o saldate (Europa, India e Cina);
- un solo pezzo (Indocina, Indonesia e Melanesia).
Nel primo caso appartiene alla famiglia degli "eteroglotti", nel
secondo a quella degli "idioglotti".
Nella sua tipica conformazione lo scacciapensieri è formato da:
un telaio ed una linguetta.
Il telaio può essere:
- di metallo, generalmente di ferro, nei paesi europei;
- di bambù, nei paesi asiatici.
La linguetta può essere:
- di metallo (bronzo, rame o argento), in Europa;
- di bambù, in Asia.
Il telaio ha la forma di un ferro di cavallo, leggermente schiacciato nella
parte inferiore, diritto in quella superiore.
La linguetta, una stretta striscia metallica piegata ad angolo ottuso nella
parte superiore, viene saldata al centro del telaio con la sua parte inferiore;
la parte superiore libera, ne permette le oscillazioni.
La produzione del suono avviene ponendo la parte a ferro di cavallo dello
strumento fra i denti e pizzicando la parte superiore della linguetta con le
dita (generalmente il pollice).
Le vibrazioni prodotte dalle oscillazioni della linguetta, vengono amplificate
dall’aria contenuta nel cavo orale, che funziona come una cassa armonica.
Il suono prodotto può essere parzialmente variato modificando l’apertura
del cavo orale e con movimenti della lingua, isolando in tal modo i singoli
armonici presenti nel suono principale (il metodo più semplice consiste
nell’imitare la pronuncia delle vocali "a", "e", "i", "o", "ou" e "u".
I grandi virtuosi riescono a produrre fino a 12 suoni diversi.
Attualmente lo scacciapensieri è uno strumento non più in uso,
tranne che nelle realtà pastorali dell’Italia meridionale e della
Sardegna, sostituito dall’ "Armonica a bocca".
Copyright © 2003 Vincenzo Schisano. Tutti i diritti riservati.
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