Virtual Sorrento Home Page
- Musica -

Sorrento: un Mondo di Musica

di

A. Fiorentino - Olio su tela.
Fig. 1 - A. Fiorentino: particolare di olio su tela 60x40 cm. (prima metà del XX secolo).
Collezione privata - riproduzione vietata.

 

" 'E surrentine teneno 'a musica int' 'e stentini" (i sorrentini hanno la musica negli intestini).

 

Questo vecchio detto fotografa la realtà plurisecolare dell'amore, della conoscenza e della predisposizione verso la regina delle arti, degli abitanti di questo lembo di suolo italico, benedetto dalla natura e dagli dei.

Scriveva infatti Amedeo Majuri nel 1937 (Sebastiano di Massa – Storia della Canzone Napoletana – Edizioni Fausto Fiorentino – Napoli):

"La canzone napoletana sembra spegnersi e morire in mezzo ai placidi ulivi di Sorrento, nell'ultimo pacato seno del golfo di Napoli. A 'Surriento' è ancora in casa propria, o sospirosa e nostalgica o pazza e frenetica, accompagnata dal ritmo orgiastico delle nacchere e dei timpani".

Comprovano questa affermazione due composizioni, la prima è "Carmela" (versi e musica di G. B. De Curtis ), tipica serenata sorrentina, la seconda è la "Tarantella sorrentina".

"Carmela" , meglio conosciuta come "Duorme, Carmè", fu ispirata all'autore da una bella fanciulla sorrentina (Carmela Maione), incontrata nella hall dell'Hotel Tramontano. Interpellata sulle sue attività preferite, rispose: 'dormire' . Risposta che fu la base della creazione di questa splendida melodia.

La "Tarantella sorrentina", che si distingue dalla napoletana per l'inserimento di un movimento di gavotta e per un diverso sviluppo coreografico, è una danza (in 6/8, talvolta in 3/8) d'amoroso corteggiamento fra uomo e donna, con alterne fasi di incontro e scontro passionali ed un 'rossiniano', coinvolgente finale. Con il passare dei decenni, sia a causa di una non eccelsa preparazione tecnico–musicale dei "musicisti" che la eseguivano, sia per una vaga rassomiglianza ritmica, il movimento di 'gavotta' si è trasformato in un movimento di 'polka' (!).

 

Sorrento, terra ispiratrice di poeti e musicisti tra i più famosi:

Libero Bovio, Carlo Consiglio, Salvatore Gambardella, Pasquale Ruocco, Federico Petriccione, Domenico Furnò, Giuseppe Tètamo, E. A. Mario (Giovanni Gaeta), Ernesto Murolo, Giuseppe Gregoretti, Ciro Grasso, Eduardo Di Capua, Ernesto De Curtis e Giov. Battista De Curtis, Gaetano Spagnolo, Gaetano Lama, G. Ciaravolo, Ernesto Tagliaferri, Alfredo Mazzucchi, Evemero Nardella ed infiniti altri tra cui spiccano due dei più grandi poeti napoletani, Salvatore Di Giacomo e Raffaele Viviani.

Sorrento patria di celebri poeti e noti musicisti:

Torquato Tasso (sommo poeta), Francesco Saverio Mollo (poeta), Silvio Salvatore Gargiulo - in arte: Saltovar - (poeta), Salvatore Cangiani (poeta), Sofia Fucito, Ciro Ferrigno, Maria Teresa Epifani in Furno, Aniello Califano (poeta e musicista), Giovanni Ambrosini (baritono, direttore di gruppi folkloristici), Vincenzo Castellano (violinista, diplomato anche in Pianoforte, concertista noto in Italia e all'estero, membro dell'Orchestra della RAI diretta dal M° Previtali, in America si esibì alla presenza del Duca di Windsor e del Presidente Eisenhower), Francesco Ambrosini (pianista, organista, direttore di Corali polifoniche e gruppi folkloristici, figlio del su citato Giovanni), il figlio Giovanni Ambrosini (basso, cantante del Teatro S. Carlo, Napoli ), Ferdinando Corcione (violinista, didatta e compositore), Adolfo Luigi Apreda (pianista, didatta, compositore, Direttore d'orchestra, Maestro sostituto al Teatro S. Carlo e insegnante del Conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli, membro illustre dell'Accademia Tiberina), Gaetano Iodice (musicista e compositore), Antonino Ciro De Lizza (musicista e compositore), Salvatore Arcucci (musicista e compositore), Canonico Francesco Saverio Fiorentino (musicista e compositore), Salve D'Esposito (pianista, concertista, compositore), Umberto Davide (il "piccolo" grande tenore), Vincenzo Schisano (pianista, concertista, didatta e compositore), Antonio Maione (pianista, concertista, Direttore d'orchestra, insegnante presso il Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli), Maurizio Ajello (violinista, concertista, insegnante presso il Conservatorio Statale di Musica di Salerno), Emma Innacoli (soprano, concertista e didatta, Direttrice di Cori Polifonici, insegnante presso il Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli), Roberto Altieri (docente di Armonia, contrappunto, fuga e composizione presso il Conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli; direttore di coro e d'orchestra; compositore pluripremiato di musica Classica e Sinfonica), Francesco Siviero (violinista, concertista) e molti giovani talenti, tra cui Carmine Maresca (clarinettista e saxofonista, insegnante, concertista e didatta), Marianna Astarita in Maresca (pianista, cantante, concertista e didatta), Tommaso Maresca (pianista, concertista e didatta), Gaetano Ambrosino (violinista, concertista e didatta) e tanti altri di cui sentiremo sicuramente parlare.

Sorrento luogo di manifestazioni musicali di alto livello, sia di carattere folkloristico che di genere classico.

Come dimenticare, infatti, l' "Estate Musicale Sorrentina", il "Primo Concorso Internazionale Adolfo L. Apreda" (dedicato ai giovani pianisti) - Edizione 1988, il Concorso Pianistico Internazionale Adolfo L. Apreda – Edizione 1990, gli annuali estivi "Incontri Musicali Internazionali" ed invernali "Sorrento - Inverno" ed i "Corsi di Perfezionamento e di Interpretazione Musicali", cui hanno partecipato (e partecipano) i più grandi insegnanti e musicisti del mondo, quali, tanto per fare dei nomi, Louis Hiltbrandt, Pierre Colombo, Nikita Magaloff, Vincenzo Vitale, Roman Vlad, Carlo Zecchi, Fausto Zadra, Salvatore Accardo, Corrado Romano, Uto Ughi, Sergio Fiorentino, Aldo Ciccolini, François-Joel Thiollier, Severino Gazzelloni, Alexander Lonquich, Sergio Cafaro, Enrico Mainardi, Paolo Spagnolo, I Dodici Violoncellisti dell'Orchestra Filarmonica di Berlino, Radu Aldulescu, Cristina Ortiz, Marta Argerich, European Community Chamber Orchestra, Laura De Fusco, Michele Campanella, Michel Petrucciani, Franco Petracchi, Dino Asciolla, Luciano Cerroni, Angelo Persichilli, Massimo Pradella, etc. . .

Sorrento generatrice di gruppi folkloristici, bande musicali e complessi mandolinistici, tra cui spicca per l'originalità delle elaborazioni (che trattano l'orchestra come un complesso da camera, creando suggestive ed affascinanti atmosfere) l' Orchestra Stabile Mandolinistica "Surrentum", diretta dal M° Vincenzo Schisano (che è anche l'autore delle elaborazioni).

Sorrento luogo di Mostre, Sagre, Congressi e manifestazioni culturali, sia di carattere civile che religioso (tra cui le famosissime Processioni del Venerdì Santo), che richiamano ogni anno migliaia e migliaia di turisti, da ogni parte del mondo.

Non è possibile concludere questo breve preambolo senza accennare ad una melodia che è diventata il simbolo più conosciuto, nel mondo, di questa città: 'TORNA A SURRIENTO'.

Prima però si deve risolvere il rebus riguardante la sua esecuzione davanti al Primo Ministro Zanardelli nel 1902, e cioè, chi fu l'interprete: Giovanni Ambrosini, Maria Cappiello oppure entrambi?

Secondo il Periodico "Il Frizzo" del 1914 fu il baritono Giovanni Ambrosini.

Il "Mattino" del 15 e 17 settembre 1902 scrive che questa immortale melodia venne eseguita dal contralto Maria Cappiello.

Il "Corriere Toscano", della stessa epoca, parla di un'esecuzione a 2 voci, eseguita "da un agile tenore e una graziosa contralto".

Quest'ultima ipotesi è la più verosimile, poiché, essendo l' Ambrosini, oltre che cantante solista, Vicedirettore di un gruppo folkloristico dell'epoca, è facile che ne facesse parte anche la giovane Cappiello, studentessa di canto presso il Conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli.

Un nipote dell' Ambrosini, Antonino Ambrosini, riferendomi queste notizie, mi ha anche precisato che suo nonno era dotato di una splendida voce di "baritono" (non era quindi un "tenore", come erroneamente affermato da alcune fonti sopra citate).

Ritornando alla "canzone" Torna a Surriento, bisogna subito premettere che esistono più versioni, documentate, di questa canzone.

La più antica, inserita in un fascicolo dell'Editore Bideri (di cui sono uno dei fortunati possessori) dal titolo "Celebri canzoni di Ernesto De Curtis" (con all'interno la dicitura: Celebri canzoni di Giambattista ed Ernesto De Curtis), è datata 1894.

La successiva, del 1902, fu stampata su una cartolina postale dalla Tipografia Bideri, a cura del Comm. Tramontano, proprietario dell'omonimo Hotel.

L'ultima, fu quella presentata alla Piedigrotta Napoletana del 1904.

Due di queste versioni, quella del 1894 e quella del 1904, presentano lo stesso testo poetico. Quella del 1902, eseguita dal baritono (o tenore) Giovanni Ambrosini e/o dal contralto Maria Cappiello (entrambi nativi di Sorrento) in quella famosa ed esaltata sera all'Hotel Tramontano in onore del Ministro Zanardelli, ne presenta uno macroscopicamente diverso.

Ne consegue che l'edizione del 1902 fu un rifacimento ad hoc, escogitato dal De Curtis, in accordo con il Tramontano e le autorità cittadine, per appoggiare la richiesta al Ministro dell'istituzione di un Ufficio Postale di I Classe.

Viene così smentita la vecchia, simpatica leggenda, che collegava la creazione di "Torna a Surriento" alla visita dello Zanardelli.

© Copyright 2003 Vincenzo Schisano. Tutti i diritti riservati