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Organo - Somiere

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Se, usando un linguaggio aulico-metaforico, il mantice può essere considerato il ‘cuore pulsante’ dell’organo, il ‘somiere’ è la sua ‘aorta distributiva’ che conduce il ‘sangue’ (l’aria) alle ‘vene principali e secondarie’ (i registri e le singole canne).

Originariamente il somiere era una ‘cassa’, collegata ad una tastiera, in cui veniva introdotta dell’aria tramite un mantice.
Sulla sua parte superiore erano presenti dei fori nei quali si inserivano le canne.
Abbassando un tasto, si liberava la parte occlusa inferiore del foro (tramite un rinvio meccanico o con leva diretta), permettendo l’entrata dell’aria nella canna e, di conseguenza, la produzione del suono.
Meccanismo originariamente semplice, che il progresso evolutivo generale degli organi ha condotto ad un sempre maggiore complessità.

La storia del somiere moderno inizia nel XV-XVI secolo con i ‘somieri a molle’ e i ‘somieri a tiro’:

  • i somieri a molle erano divisi in scomparti corrispondenti alle singole canne di un registro;
  • i somieri a tiro erano divisi in scomparti comprendenti le canne, relative a tutti i registri, corrispondenti ai singoli tasti.

Un progresso si ebbe nel 1842 con l’invenzione del ‘somiere a valvole coniche’ di Eberhad Walcker di Ludwigsburg, con il quale si ottenne:

  • una maggiore leggerezza della tastiera (poiché non agiva più su molle e cursori, ma su valvole di agevole ed immediata apertura);
  • una semplificazione degli scomparti dell’aria;
  • maggiori possibilità di ‘registrazioni’ sia semplici che miste;
  • un controllo di precisione sull’afflusso d’aria nelle canne, attraverso la ‘taratura’ e la registrazione delle valvole.

Un ulteriore passo in avanti venne compiuto nel 1881 con l’adozione di un ‘somiere pneumatico’ (ideato da Sonreck di Colonia), in cui una ‘membrana’ a forma di ‘sacchetto’ (che in seguito prese il nome di ‘borsetta’), gonfiandosi all’ingresso dell’aria, spingeva un ‘pistone-valvola’ che apriva l’orifizio della canna, permettendo così il passaggio dell’aria stessa.

In seguito per ‘borsette’ si intesero dei piccoli mantici che, gonfiandosi, esercitavano una trazione su un filo collegato alla valvola (detta ‘ventilabro’) posta sotto l’imboccatura della canna.

I miglioramenti nella costruzione del somiere sono continuati, ininterrotti, fino all’epoca attuale, perché ogni ‘organaro’ adotta gli accorgimenti più moderni ed efficaci, secondo le personali esperienze e capacità tecnico-inventive.

Attualmente il somiere è composto da due casse sovrapposte:

  • nella cassa inferiore, il vero e proprio somiere, viene convogliata l’aria proveniente dai mantici;
  • nella cassa superiore, detta falso somiere, sono praticati i fori nei quali vengono inserite le canne, tenute diritte da un’assicella forata (o una lista di cartone) posta ad una certa altezza, detta ‘crivello’.

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