Organo - Consolle

Pedaliera

di Vincenzo Schisano

La ‘pedaliera’ è composta da una serie di ‘leve di legno’, inserite in una cornice dello stesso materiale posizionata sul pavimento, sotto la panca dell’organista.

In tempi non recenti tutto l’insieme, di forma rettangolare con leve diritte, era inserito nella ‘cassa’ in posizione leggermente soprelevata rispetto al pavimento e sottostante la tastiera.
Ciò costringeva l’organista a stendere le gambe in avanti, per poterne azionare le leve, facendogli assumere una posizione disagevole.

Modernamente si preferisce una disposizione ‘a raggiera’ e più avanzata rispetto ai manuali, onde permettere un’azione perpendicolare alle gambe dell’esecutore.

Le leve della pedaliera, disposte come una tastiera, vengono azionate con i piedi (muniti di scarpe a punta allungata e consistente tacco) dall’organista.

La ‘tecnica’ relativa all’uso della pedaliera si basa sia sull’alternanza ‘punta–tacco’ del singolo piede (cui viene affidata generalmente una metà della pedaliera) che su quella dei piedi (nei veloci passaggi ‘cromatici’, di note congiunte e di progressioni ascendenti o discendenti di intervalli di III, IV, ecc).

A volte, in alcuni passaggi, si usa lo ‘scivolamento’ del piede da una leva all’altra o l’uso di una parte limitata della pianta della scarpa su di una e quello della rimanente sulla leva seguente.

Con l’opportuno allenamento, anche nell’uso della pedaliera (nel ‘suonare con i piedi!’) si possono raggiungere elevate velocità d’esecuzione; infatti, molti ‘passaggi di bravura’ (naturalmente nei ‘brani organistici’) sono dedicati all’uso solistico della pedaliera.

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