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- Il Territorio / Antropologia -

La cultura del cemento

L’espansione edilizia in Penisola Sorrentina tra legalità e abusivismo


di


L’armoniosa composizione di piccoli ambienti a volta,
con una loggia ombreggiata da un pergolato,
così bella ed adatta a questo clima,
è stata sostituita da orrendi palazzi
costruiti con travi di ferro, asfalto e tetti di tegole rosse,
tutte cose inimmaginabili, sinora, in questi luoghi.
Chi abbia il gusto della bellezza
non riuscirà mai ad innamorarsi di questi nuovi edifici.
Norman Douglas, “La Terra delle Sirene”, 1909

Sorrento, centro storico: un giardino, una volta rigoglioso, cede gradualmente il posto al cemento. (foto: giuseppe  ruggiero)

Tutti questi nuovi fabbricati che tiravano su, casamenti cittadini di sei otto piani,
a biancheggiare massicci come barriere di rincalzo
al franante digradare della costa, affacciando più finestre e
balconi che potevano verso il mare.
Italo Calvino, “La speculazione edilizia”, 1963

 

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