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- La Tarantella -

I Personaggi della Tarantella Sorrentina (II)

a cura di

 

Il 'monumento vivente' della Tarantella originale, è rappresentato dalla Sig.ra Emma Maria Di Leva Giusto, da tutti gli addetti ai lavori chiamata semplicemente 'a Maesta (la Maestra), nata ad Amalfi il 22 gennaio 1918, da Ines Dal Colle e Francesco Di Leva.

Emma Maria Di Leva Giusto
Fig. 1 - Emma 'A Maesta'.

Il padre Francesco, (che a causa di una disavventura venne soprannominato, a Sorrento, "Francisco int' 'o puzzo", cioè "Francesco nel pozzo") militare della Guardia di Finanza, ha prestato servizio in varie regioni d'Italia. Distaccato a Venezia, conobbe la moglie Ines, nativa di Padova, da cui ebbe tre figli: Vincenzo, il primogenito nato a Padova, Emma Maria nata ad Amalfi (dove risiedevano in seguito ad un suo trasferimento) ed Antonietta nata a Napoli (per lo stesso precedente motivo). Ritornato nella natìa Sorrento, nel 1925/26, la sua passione canora e l'ottima conoscenza tecnica e teorica della Musica, lo condussero alla direzione della Banda Musicale di Sorrento - Massalubrense e di un Gruppo di Tarantella.

Per questi motivi, Emma 'a Maesta entrò a far parte come ballerina nella formazione diretta dal padre, alla precocissima età di circa 8 anni. Dopo alcuni anni il padre lasciò la direzione del Gruppo, a causa dei suoi numerosissimi impegni (oltre a dirigere la Banda Musicale era anche organista in varie Chiese, cantante sacro e profano, prestidigitatore ed altro ancora).

Gruppo di giovani ballerini. Emma Antonietta
Fig. 2 - Emma da piccola, al centro in costume maschile, danza con la sorella Antonietta.
Al violino il fratello Vincenzo e alla chitarra il padre Francesco.

Emma 'a Maesta passò allora con il Gruppo Napolitano - Ambrosini, che nel 1930 si esibiva nell' Hotel Tramontano. Con questa formazione si è esibita in Germania, in altre nazioni europee e nelle più importanti città italiane.

Nel 1958 fondò un proprio Gruppo di Tarantella che per qualche anno, sotto la sua direzione, si è esibito in un locale di Sorrento, attualmente non più funzionante, posto alla fine della prima gradinata che da P.za Tasso conduce al porto.

Dopo il 1960, terminata l'attività di ballerina, si è dedicata all'insegnamento dei passi, degli atteggiamenti e dello spirito della Tarantella, per circa 10 anni, ritirandosi poi a vita privata.

 

Antonietta Di Levaa sorella Antonietta (maritata Giordano), anch'essa ballerina e sua compagna in quasi tutte le formazioni menzionate, ha continuato a danzare per circa un decennio. Da qualche anno piangiamo la sua prematura dipartita.

Chi non ha visto danzare queste due sorelle, non ha mai avuto la fortuna di assistere alla vera Tarantella Sorrentina. I loro sguardi (invitanti, ironici, addolorati, scherzosi, amorosi, sprezzanti, supplicanti), i loro sorrisi, i loro volteggi leggeri ed armoniosi, i loro atteggiamenti così naturalmente espressivi, pur nelle specifiche diversità (più matura ed estroversa Emma, introversa ma di un'ingenuità disarmante Antonietta), creavano un incanto che, almeno per quanto riguarda chi scrive, resta per sempre vivo negli occhi della mente e nel cuore.

Nel mese di marzo del 2003, 'a Maesta ha raccontato che qualche anno fa, assistendo ad un'esibizione di un Gruppo di Tarantella, si è letteralmente commossa nel veder danzare una persona: Antonino Ambrosini. In lui rivedeva le movenze, i passi, i costumi, lo spirito della 'vecchia' e 'vera' Tarantella. Questa affermazione l'ha ripetuta qualche giorno dopo, in presenza dello stesso Ambrosini e del sottoscritto.

Chi scrive ha avuto l'onore d'avere l'Ambrosini in un suo gruppo di Tarantella (nel 1971) e di lavorare con lui per qualche anno, in qualità di Direttore d'Orchestra, nel Gruppo 2001, fondato e diretto dal compianto comune amico Salvatore Converso.

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