Virtual Sorrento Home Page
- Sua Maestà... l'Organo -

Organo - Descrizione

di

Organo della Cattedrale di Sorrento (Foto Giuseppe Ruggiero)Introitus aedis – Leggenda introitale
Degli ‘Zufoli’ girovaghi incontrarono un ‘Mantice’, abbandonato da un maniscalco, che chiese di unirsi a loro, promettendo di sostituirli nell’insufflare aria nelle canne. Gli Zufoli erano restii ad accettare la proposta ma, pensando agli sforzi che avrebbero risparmiato, si decisero ad acconsentire. Formarono dunque una ‘fila’ e proseguirono insieme.
Giunti nella prima città che incontrarono sul loro cammino, diedero un piccolo ‘concerto’, per racimolare qualche spicciolo e finanziarsi il sostentamento. Alcune ‘Canne di Bordone’, che assistevano all’esibizione, vollero unirsi a loro, così come delle ‘Canne di Legno’ alte e quadrate (che promisero delle ‘note gravi’, pulite e profonde). Vennero così formate 3 ‘File di Canne’ e, tutti insieme, si misero a suonare. Successe un pandemonio: siccome ogni Fila eseguiva ciò che voleva e quando voleva, si creavano ‘dissonanze’ continue, tali da fare accapponare la pelle anche al più ardito ‘contrappuntista’. Inoltre la folla non solo non offriva oboli, ma contestava fischiando in continuazione ed inferocendosi sempre più. Le 3 ‘File di Canne’ smisero di suonare e si riunirono in assemblea per decidere il da farsi.
Dopo prolungate ed accese discussioni, vennero alla conclusione di consultare il più famoso Maestro dell’epoca, il ‘Fabbro Armonioso’.
Il Maestro accettò d’aiutarli ad una condizione: che le Canne non avrebbero più suonato a loro piacimento, ma ci sarebbe stato un ‘Maestro delle Canne’ che avrebbe deciso quali d’esse avrebbero dovuto suonare e quando.
Le Canne acconsentirono ed il Fabbro Armonioso costruì per loro una grande ‘Cassa’, all’interno della quale sistemò il Mantice e le File di Canne. Collegò poi delle piccole leve di legno bianche e nere (che lui chiamò ‘Tasti’) a dei tiranti che servivano ad azionare delle sottili strisce di legno che aprivano e chiudevano il passaggio d’aria dal Mantice alle Canne degli Zufoli e a quelle di Bordone. Per azionare le Canne di Legno usò una serie di lunghe ‘leve di legno’ (che chiamò ‘Pedaliera’), poste a terra, al di sotto dei Tasti. Tutto l’insieme venne poi portato in un grande salone del castello cittadino.
Al primo ‘Concerto’ che venne eseguito sotto la direzione del Maestro delle Canne, accorse una folla immensa, che prorompeva in autentiche ovazioni al termine di ogni esecuzione.
Termina così la leggendaria storia riguardante la nascita dello strumento che fu poi chiamato: ‘Organo’.
Organo della Cattedrale di Sorrento (Foto Giuseppe Ruggiero)

L’Organo appartiene alla famiglia degli ‘aerofoni’, strumenti nei quali il suono viene prodotto dalle vibrazioni dell’aria.

Gli elementi principali che costituiscono l’organo sono:

Copyright © 2003 Vincenzo Schisano. Tutti i diritti riservati.