Degli ‘Zufoli’ girovaghi incontrarono un ‘Mantice’,
abbandonato da un maniscalco, che chiese di unirsi a loro, promettendo di
sostituirli nell’insufflare aria nelle canne. Gli Zufoli erano
restii ad accettare la proposta ma, pensando agli sforzi che avrebbero
risparmiato,
si decisero ad acconsentire. Formarono dunque una ‘fila’ e proseguirono insieme.
Giunti
nella prima città che incontrarono sul loro cammino, diedero
un piccolo ‘concerto’, per racimolare qualche spicciolo
e finanziarsi il sostentamento. Alcune ‘Canne di Bordone’,
che assistevano all’esibizione,
vollero unirsi a loro, così come delle ‘Canne di
Legno’ alte
e quadrate (che promisero delle ‘note gravi’, pulite
e profonde). Vennero così formate 3 ‘File di Canne’ e,
tutti insieme, si misero a suonare. Successe un pandemonio:
siccome ogni Fila eseguiva ciò che voleva e quando voleva,
si creavano ‘dissonanze’ continue,
tali da fare accapponare la pelle anche al più ardito ‘contrappuntista’.
Inoltre la folla non solo non offriva oboli, ma contestava fischiando
in continuazione ed inferocendosi sempre più. Le 3 ‘File
di Canne’ smisero
di suonare e si riunirono in assemblea per decidere il da farsi.
Dopo
prolungate ed accese discussioni, vennero alla conclusione di consultare
il più famoso Maestro dell’epoca, il ‘Fabbro Armonioso’.
Il
Maestro accettò d’aiutarli ad una condizione: che le Canne
non avrebbero più suonato a loro piacimento, ma ci sarebbe stato
un ‘Maestro delle Canne’ che avrebbe deciso quali d’esse
avrebbero dovuto suonare e quando.
Le Canne acconsentirono ed
il Fabbro Armonioso costruì per loro
una grande ‘Cassa’, all’interno della quale sistemò il
Mantice e le File di Canne. Collegò poi delle piccole leve di
legno bianche e nere (che lui chiamò ‘Tasti’) a dei
tiranti che servivano ad azionare delle sottili strisce di legno che
aprivano e chiudevano il passaggio d’aria
dal Mantice alle Canne degli Zufoli e a quelle di Bordone. Per azionare
le Canne di Legno usò una serie di lunghe ‘leve
di legno’ (che chiamò ‘Pedaliera’),
poste a terra, al di sotto dei Tasti. Tutto l’insieme
venne poi portato in un grande salone del castello cittadino.
Al
primo ‘Concerto’ che
venne eseguito sotto la direzione del Maestro delle Canne, accorse una
folla
immensa, che prorompeva in autentiche
ovazioni al termine di ogni esecuzione.
Termina così la
leggendaria storia riguardante la nascita dello strumento
che fu poi chiamato: ‘Organo’.
L’Organo appartiene alla famiglia degli ‘aerofoni’,
strumenti nei quali il suono viene prodotto dalle vibrazioni dell’aria.
Gli elementi principali che costituiscono l’organo sono: